Cristiano Tallè svolge dal 1999 ricerca etnografica nell’Istmo di Tehuantepec, nel sud del Messico, presso la comunità indigena ikoots di San Mateo del Mar. A partire dai processi sociali in atto in tale contesto, si è occupato di Antropologia del Linguaggio, Antropologia dell’Educazione, Antropologia dell’Ambiente e del Paesaggio e delle loro reciproche interconnessioni, declinando tali ambiti di ricerca nell’ottica dei diritti linguistici, educativi e territoriali nativi, in una prospettiva mutualistica di restituzione dei lavori di ricerca. In venti anni di ricerca sul campo in Messico, ha sviluppato una competenza specifica sui temi dell’antropologia della scuola e dei processi educativi in contesti indigeni bilingui, sui saperi indigeni relativi all’ambiente (con particolare attenzione alle etno-toponimie native e alla relazione lingua-paesaggio come strategia dell’appropriazione dei territori) e, più in generale, sul rapporto fra società indigene e Stato. Su tali temi è autore di vari articoli e saggi e di due monografie: Scuola, Costumbre e identità. Un’etnografia dell’educazione nella comunità indigena di San Mateo del Mar (Messico) (CISU 2009) e Sentieri di parole. Lingua, paesaggio e senso del luogo in una comunità indigena di pescatori del Messico del sud (SEID, 2016). Nell’ambito del progetto ‘Eco-frizioni dell’Antropocene’ sta indagando le interconnessioni fra eco-linguistica, geo-ontologie, conflitti-ambientali e diritti territoriali nativi dalla prospettiva degli ikoots di San Mateo del Mar, nel contesto dei mega-progetti di sviluppo industriale che stanno radicalmente trasformando l’ecosistema ed il rapporto nativo con l’ambiente nell’Istmo di Tehuantepec. Ha insegnato antropologia culturale ed etnolinguistica presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” ed antropologia culturale e politica presso l’Università degli Studi di Torino.