Sul fronte messicano dell’Istmo di Tehuantepec, le ricerche si articoleranno in un contesto già profondamente conosciuto dalla studiosa, attorno a quegli aspetti delle ‘frizioni socio-ambientali’ che la comunità indigena ikoots si è trovata drammaticamente ad affrontare: l’‘invasione’ di parchi eolici e le nuove politiche di “sviluppo” intraprese nella regione dall’attuale presidente Lopez Obrador, contro cui diversi soggetti politici nativi hanno intrapreso una resistenza sfociata in una serie di azioni legali, saranno oggetto d’attenzione specifica per entrare nello specifico delle strategie difensive, dei contenuti delle argomentazioni scelte dai legali in modo da desumere il peso dato alle componenti del conflitto in essere, e alla loro soggettivizzazione: le imprese petrolifere, l’eolico vs la “natura” nel suo insieme, o segmentata nei suoi “componenti” come l’acqua, il vento, la flora, la fauna, o vs le popolazioni insieme alle loro consuetudini. Rilevare tali aspetti è importante nella misura in cui l’attenzione giuridica messicana nei confronti della “natura” come soggetto di diritti è carente se posta in relazione con l’ordinamento giuridico e costituzionale dell’Ecuador e della Bolivia. Ciò può determinare i diversi orientamenti discorsivi e difensivi o offensivi da parte dei contendenti e orientare il conflitto, così come le azioni stesse.
Gli effetti del disastroso sisma del settembre del 2017 che ha colpito tutta la regione, pone in rilievo inoltre l’importanza di dare voce alle testimonianze in particolare alla rielaborazione della memoria nelle scuole della comunità di San Mateo del Mar.