La ricerca vuole mettere in luce le differenze tra i due modelli di sviluppo che caratterizzano l’area del siracusano, da un lato quello tradizionale keynesiano, dall’altro i nuovi modelli economici di stampo neoliberista fondati sul turismo, sulla cultura e le nuove tecnologie dell’ICT, che emergono e si intersecano con la crisi del sistema fordista-keynesiano. La dinamicità di questi processi di “accumulazione per espropriazione” e delle nuove “recinzioni” caratteristiche delle forme di sviluppo neoliberista sui territori sono analizzate a partire dal caso di studio relativo alle vicende che interessano la possibile costruzione di un resort di lusso nei terreni della penisola della Maddalena, area posta a pochi chilometri a sud dalla città di Siracusa, dalla parte opposta rispetto agli stabilimenti petrolchimici. Questi piani sono stati fortemente osteggiati da gruppi di attivisti, abitanti ed associazioni riuniti all’interno del collettivo SOS Siracusa, fondati su un’idea di spazio inteso come “bene comune” da difendere dall’aggressione dello sviluppo finanziario-immobiliare. Sviluppando un dialogo tra economia politica e geografia economica, grazie all’analisi documentale e a un’indagine polivocale basata su interviste in profondità, la ricerca intende approfondire l’intersecazione dei due diversi modelli di sviluppo e la loro territorializzazione nel contesto locale.